SPARI DI LUCE – PARTE PRIMA: LO SPETTATORE
CANTO I
LO SPETTATORE
Fermo –
La Vita che mi scorre accanto
(in Indifferenza Totale)
Immobile / Paralizzato –
Dal Movimento circondato
Né raggiunto né toccato
Paralizzato / Cristallizzato –
Roccia nel torrente
Vola la corrente
Senza (fermarsi a) notarmi
Troppo rapida
Erosione
Liberarsi dalla stasi (Evadere)
Ogni energia è consumata
Osservo –
Tutto si consuma
IO al di fuori non partecipe
Una lacrima ogni secondo
Desiderio irrealizzabile
Fallimento eterno
Illusione / delusione
DISPERAZIONE
Lasciarsi andare da SPETTATORE
Osservare
Riacquistare le forze (per l’agonia prolungare?)
CANTO II
TROPPO
La tua grandezza
Seminare discordia(?)
La tua bontà
Parole mirate a minare(?)
Sei il migliore? (!)
(Hai tu un’)
Anima / coscienza?
La tua gloria
È senza memoria
Rinfacciare i difetti
A chi è umano
CANTO III
NIENTE SANGUE
Avidità & violenza
La Terra è un mattatoio
Militare
(soldati in macelleria
Fatti a pezzi con una
Mannaia)
Attraverso l’occhio della telecamera
Non si capisce
L’orrore è qui
Senza sangue
Tanti modi per distruggere corpi
Solo uno per annientare l’anima
NIENTE SANGUE
NELLA PAROLA
(l’arma più grande)
CANTO SENZA NUMERO
SCHEGGE
La tua psiche in
Frantumi
Come il basso di
Paul Simonon dei
Clash
Distrutta sbattuta
Contro il palco
Frammenti d’anima
Che strillano rabbiosi la propria
Disorientata unicità
Davanti al vuoto
Dietro al nulla
Attraverso il niente
Sommerso dal ‘nihil’
percepisci
Che qualcuno è riuscito
A raggiungere la meta
Poi una voce ti sussurra
All’orecchio
Che presto
Ce la farai
Anche tu
Ci devi credere?
Ancora solo
E solo
Di nuovo
sono
CANTO SENZA NUMERO
TRASPARENZE
Disperso in un mondo
senza confini
Ingannato dal gioco
delle trasparenze
Spinto dal desiderio verso
ciò che voglio
Sbatto duramente la fronte
Contro un muro di cristallo
Parete invisibile
Posso vedere / ma non toccare
Trasparenze / apparenze ingannevoli
Sogno infranto e
realtà amara
Il mondo senza confini è un
labirinto di tormento
intrappolati tutti vaghiamo
cercando un’uscita
che forse non c’è
CANTO SENZA NUMERO
MARE DI PECE
Strangola
la tua vera
unica
fonte di odio
e sarà su di te
la benevolenza del mondo
per circa un
quarto
di
secondo
poi ti renderai conto
che è tutta
vanità
e piomberai annaspante
in un mare di pece
manca l’aria
affoghi?
Un mare di teste
Di occhi che
Inespressivi
Fissano un punto
Oltre la tua testa
Attraverso il tuo
Cervello
CANTO SENZA NUMERO
LA FINE E’ TROPPO LONTANA PER ESSERE VISTA
Concatenate
Azione e reazione
All’infinito
Flusso nato
Da una singola origine
Una singola azione ma
Non la tua
[L’ENTROPIA..?]
È Dio / o il Caos?
(… o entrambi …?)
Un inizio
senza fine
la semiretta
della Storia umana